Data di
pubblicazione
23 Dicembre 2012
Ultima modifica
05 Ottobre 2023, 12:30
Genere
Durata
145 min
Lingua originale
Polish, German, Yiddish, Ukrainian, Russian
Paese di produzione
Poland, Germany, Canada
Distribuzione
N/A
Regia
Agnieszka Holland
Scrittore
Robert Marshall, David F. Shamoon
Genere IMDB
Drama, War
Trama
In Darkness [HD], � un Film made in Poland, Germany, Canada di
genere
Drammatico,
Durante la Seconda guerra mondiale, molti ebrei per sfuggire alle persecuzioni si rifugiano nelle condotte fognarie delle grandi città, costituendo tra topi e rifiuti dei fitti labirinti di cunicoli sotterranei. Nei pressi di Lvov, in Polonia, l'operaio e piccolo ladro Leopold Socha cerca di sopravvivere, guardandosi le spalle anche dalle persone che incontra: è un ebreo cattolico e ogni contatto sia con gli altri ebrei di religione differente sia con i nazisti potrebbe mettere a repentaglio la propria vita e quella della moglie e della figlia. La situazione si aggrava ancora di più quando Leopold decide, sotto compenso, di aiutare un gruppo di ebrei a nascondersi dall'arresto.
Approfondimento
Nel corso degli anni molti libri e molti film hanno raccontato l'Olocausto, passando in dettaglio tutto ciò che poteva essere analizzato ma senza mai chiedersi come sia stato possibilile che quest'orrendo crimine, che ha avuto numerosi echi anche negli anni a venire (basti pensare a quanto successo in Bosnia o Ruanda), sia stato commesso senza che nessuno sia intervenuto per fermarlo. Da questo presupposto è partita la regista Agnieszka Holland, ponendo l'accento sull'oscura verità che spesso contraddistingue la natura umana. Studiando le tante storie del periodo, infatti, la regista si è resa conto che nell'incredibile varietà dei destini in gioco le persone affrontano difficili scelte morali che mettono in risalto proprio il meglio e il peggio dell'indole dell'uomo. Una di queste storie è proprio quella di Leopold Socha, legata al destino del gruppo di ebrei del ghetto di Lvov, che per sopravvivere si nascondono nelle fogne della città. Leopold è un personaggio ambiguo: buon padre di famiglia all'apparenza, è nella realtà un ladruncolo e un truffatore, timorato di Dio e immorale al tempo stesso, dimostrandosi un normale essere umano che vive in tempi terribili piuttosto che un eroe, un uomo comune che ha fatto delle scelte cruciali per determinare delle azioni straordinarie. È solo durante il corso della sua vicenda che mostra una crescita che si manifesta in vari modi, rischiando anche la sua vita e quella dei suoi cari per difendere degli emeriti sconosciuti: non vi è niente di facile o di sentimentale nel suo viaggio, nella sua personale odissea. Il gruppo di ebrei che è chiamato a salvare non sono degli angeli. La paura, le condizioni terribili e il proprio egoismo li rendono difficili da gestire e spesso insopportabili e, nella loro realtà imperfetta, si allontanano dalla versione idealizzata delle possibili vittime. Vivono al buio e in isolamento, tra la puzza e il bagnato, per un anno intero e ciò contribuisce a creare una tensione palpabile che la Holland ha voluto trasmettere allo spettatore con un taglio realistico e intimo, una tensione che diventa metafisica quando negli occhi dei personaggi si avverte il disagio per aver smarrito ogni fede nella presenza di Dio.